La Fondazione CRVT per lo sviluppo del territorio
In estate è stata annunciata la nascita della Fondazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino che ha visto il suo atto costitutivo pochi giorni fa. Il 17 dicembre 2021 è stata infatti costituita di fronte al notaio. Per comprenderne gli obiettivi, i vantaggi e il funzionamento, abbiamo intervistato Stefano Modena, presidente della neonata Fondazione nonché consigliere della Cassa Rurale Valsugana e Tesino.
Dott. Modena, Lei è presidente della neonata Fondazione CRVT. A quale scopo è stato istituito questo nuovo ente?
«La finalità principale era quella di trovare uno strumento che aiutasse ancora di più la nostra Cassa Rurale ad attuare l’Articolo 2 dello Statuto, ovvero perseguire il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei Soci, nonché la promozione dello sviluppo e della crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale operiamo».
In tale ottica, quali vantaggi può apportare uno strumento nuovo come la Fondazione?
«Effettivamente – e ci piace sottolinearlo – lo strumento della Fondazione appare un’autentica novità nel panorama locale. In Trentino si contano solo altri tre casi in cui una Cassa Rurale abbia dato vita a una Fondazione: Trento, Vallarsa e la Valle di Non. I vantaggi sono molteplici, a cominciare da una maggiore distinzione dei ruoli. D'ora in poi, infatti, mentre l’azione della Cassa Rurale si concentrerà sul proprio focus economico, insito nella natura di una banca, la Fondazione si prenderà a cuore lo sviluppo territoriale dal punto di vista culturale e sociale, mettendo in campo una serie di iniziative (incontri, seminari, percorsi formativi, eventi e via dicendo) supportate ovviamente dalla Cassa Rurale come idea e come piano di sviluppo, ma curate in toto, sotto l’aspetto operativo e organizzativo, dalla Fondazione. Questo ci consentirà non solo di snellire alcune procedure, ma anche di essere più efficienti ed efficaci, proponendoci davvero quale straordinario volano di sviluppo socio-culturale a beneficio soprattutto delle generazioni più giovani, perché sono loro a rappresentare il futuro del nostro territorio.»
Non a caso, quindi, l’annuncio della nuova Fondazione è stato dato, in estate, proprio in occasione della serata finale di Trentino 2060, la bella tre giorni di incontri e dibattiti con personaggi della politica e della cultura organizzata dalla associazione Agorà, di cui la CR Valsugana e Tesino è stata co-promotrice e sponsor unico. Avete già in mente altre collaborazioni?
«La Fondazione nasce come espressione della Cassa Rurale, che è l’unico soggetto fondatore, ma sarà fondamentale l’apertura ad altri soggetti privati, enti pubblici (quali Comuni e Comunità di Valle) e associazioni che operano a vario titolo nel territorio, proponendoci come elemento catalizzatore e incubatore di nuove proposte e partnership, magari anche attraverso l’indizione di specifici bandi inerenti alle tematiche che stanno maggiormente a cuore alla Fondazione.»
Quali sono queste tematiche?
«Le possiamo racchiudere in tre grandi aree principali. Innanzi tutto “Cultura e memoria”, ovvero cercare di stimolare il recupero della memoria storica, perché non vi è futuro se il passato non diventa elemento d'identità collettiva della popolazione di un territorio. Poi il tema “Ambiente e territorio”, nelle azioni che aiutino a sviluppare e valorizzare il nostro patrimonio ambientale, su cui s'innesta il dibattito mondiale circa i cambiamenti climatici e la transizione energetica. Infine, ma non certo per ordine d’importanza, la voce “Innovazione e tecnologia”, per comprendere come questi due aspetti possano influire in futuro sulle attività del nostro territorio, ma anche sulle prospettive di crescita attraverso nuovi soggetti imprenditoriali che proprio sfruttando queste tecnologie innovative riescano ad offrire nuove opportunità lavorative per le generazioni future.»
Com’è strutturata la Fondazione?
«Vi è un Consiglio di Amministrazione di 5 membri composto, oltre che da me in qualità di presidente, da Arnaldo Dandrea, Presidente CRVT, da Michele Giacoppo commercialista di Valstagna, da Davide Battisti, presidente di Trentino 2060 e da Giacomo Bianchi presidente Arte Sella. Tutte figure di alto profilo che stanno già dando un contributo importante alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio, e che ringrazio per la loro disponibilità. Inoltre ci avvarremo di un Comitato Scientifico in via di definizione che elaborerà istanze, idee e progetti.»
Un auspicio?
«Che la Fondazione possa essere quel tassello mancante in un quadro articolato, che stimoli il nostro territorio ad essere sempre più attivo e orientato a diventare territorio di frontiera dove i valori profondi della nostra terra, ancorati al passato ma non per questo meno attuali, possano convivere con un modo necessariamente nuovo di vivere e vincere le sfide che avremo davanti.»
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