In ricordo di Rita Gonzo

È scomparsa  da poco Rita Gonzo,  ex collega della nostra Cassa Rurale  che ricordiamo con commozione  per la sua gentilezza ed umanità, partecipando al dolore dei suoi cari e dei suoi amici. Vogliamo far vivo questo ricordo,  riproponendo un pezzo che la riguarda apparso sul Notiziario Soci della allora Cassa Rurale Bassa Valsugana datato giugno 2009.

Foto Rita Gonzo
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Una vita in Cassa Rurale

È stata, in ordine di tempo, la terza impiegata dell’allora Cassa Rurale di Grigno, dopo Narciso Baldi e Graziella Baldi, e per 30 anni ha lavorato per la banca di credito cooperativo con passione perché non le interessa avere un lavoro “solo per lo stipendio”. Ecco la storia di Rita Gonzo, premiata come la dipendente con la maggiore anzianità di servizio nel corso dell’assemblea svoltasi nel giugno 2009.

Archeologia contabile: così Rita Gonzo definisce i suoi primi anni in Cassa Rurale.

Era il 1979 quando venne assunta a Grigno per affiancare la responsabile Graziella Baldi. In due a gestire una banca di credito cooperativo: bisognava ricoprire tutti i ruoli e non c’erano le macchine a semplificare il lavoro. Un periodo intenso, ma dal racconto di Rita si percepisce che ha lasciato un buon ricordo. Lo si capisce dal modo in cui spiega che bisognava fare tutto a mano, le registrazioni in bella scrittura e i conti con la calcolatrice a manovella, “quella che faceva gron gron” scherza Rita.

E dal suo racconto emerge l’immagine di una Cassa Rurale che in questi anni è molto cambiata. Una volta, dice Rita, avevamo circa 200 soci ma all’assemblea venivano quasi tutti. Oggi che siamo molti di più, la percentuale dei soci che partecipano alla vita della Cassa è molto scesa. In compenso è aumentata l’attività svolta sul territorio a favore delle associazioni e, più in generale, della comunità.

Anche all’interno della banca di credito cooperativo le cose sono cambiate e non solo dal punto di vista delle dimensioni. Oggi, nota Rita, i computer fanno tutto e non è più necessario che il dipendente conosca la ragioneria. Anche le relazioni sono diverse, molto più frenetici. Un vero peccato secondo Rita, per la quale il rapporto con la gente è fondamentale al punto da trovare in esso la motivazione per andare al lavoro ogni giorno. Perché se tutto è cambiato, c’è una cosa rimasta costante: la passione di Rita per un lavoro che significa molto di più di uno stipendio a fine mese.