La Fondazione Valtes si presenta con il nuovo brand e i primi progetti.  

Annunciata l’estate scorsa, proprio in occasione del Festival Trentino 2060, costituitasi poi il 17 dicembre, la Fondazione Cassa Rurale Valsugana e Tesino ora si presenta con la nuova denominazione “Valtes” e, soprattutto, con i primi progetti volti alla crescita culturale del territorio e in particolar modo dei giovani.

Fondazione Valtes
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Prima apparizione ufficiale della Fondazione Valtes davanti ai sindaci della zona di competenza della Cassa Rurale e ai rappresentanti dei tanti enti e organismi che partecipano alla vita del territorio.


Una identità nuova e originale, facilmente identificabile e al tempo stesso capace di suggerire senza incertezze il proprio radicamento territoriale e la propria storia.


Un’immagine fresca e giovanile, quasi a sottolineare la vocazione particolare della Fondazione Valtes nella interlocuzione con le fasce più giovani della società, futuro del nostro territorio e parte essenziale di una comunità resiliente e generativa.


Così viene presentata nel corso della conferenza stampa del 6 luglio u.s. la Fondazione Cassa Rurale Valsugana e Tesino, ovvero la Fondazione Valtes.

Come dice chiaramente il nome, il nuovo ente è una emanazione della Cassa
Rurale da cui prende il nome, ma che intende rimarcare e testimoniare l’avvenuta distinzione dei ruoli. Infatti l’azione della Cassa Rurale si concentrerà con ancor più maggior efficacia sul proprio focus economico, mentre spetterà alla Fondazione prendersi a cuore lo sviluppo territoriale dal punto di vista culturale e sociale, mettendo in campo una serie di iniziative (incontri, seminari, percorsi formativi, eventi e via dicendo) supportate ovviamente dalla Cassa Rurale come idea e come piano di sviluppo, ma curate in toto, sotto l’aspetto operativo e organizzativo, dalla Fondazione.


Come ricordato nel corso della conferenza stampa dal direttore generale della
Cassa Rurale Valsugana e Tesino, Paolo Stefano Gonzo, la Fondazione è parte fondamentale di quel dividendo sociale che la Cassa intende investire ogni anno per la crescita culturale del territorio.


Dal momento della costituzione avvenuta lo scorso 17 dicembre è partito il cantiere che nel giro di pochi mesi ha saputo sia proporre una identità frutto di una sintesi originale dei diversi elementi costituivi che i primi progetti operativi da subito.

 

Il Consiglio di amministrazione presieduto da Stefano Modena ha varato i progetti “Alfieri del territorio” e “Bando progetti sociali 2022”, due iniziative che hanno al centro le tre tematiche individuate come obiettivi di interesse della Fondazione, vale a dire “Cultura e Memoria”, “Ambiente e Territorio”, “Innovazione e tecnologia”.


La fase preparatoria di studio ed elaborazione si è potuta giovare certamente delle capacità ed esperienze di tutti i nuovi amministratori della Fondazione: oltre al Presidente Modena il Consiglio di amministrazione è composto dal vicepresidente Michele Giacoppo e dai consiglieri Arnaldo Dandrea (Presidente CRVT), Giacomo Bianchi (Presidente Arte Sella) e Davide Battisti (ricercatore e docente universitario a contratto oltre che direttore scientifico di Trentino 2060). Damiano Fontanari, responsabile dell’Area Affari Istituzionali della Cassa Rurale, è inoltre il Segretario della Fondazione, collaborando con il presidente e il CdA nella gestione ed esecuzione delle proposte.

Il presidente Modena ha presentato i progetti principali inseriti nel Piano delle Attività, fra i quali quelli che vedranno la luce già nei prossimi mesi. In modo particolare, il progetto “Alfieri del territorio”, finalizzato a premiare giovani under 30, residenti nel territorio su cui opera la Cassa Rurale, che abbiano intrapreso particolari iniziative (studi, tesi di laurea, iniziative sociali, ecc.) o attività nell’ambito delle tre grandi aree tematiche poc’anzi ricordate.
Una giuria appositamente designata provvederà poi a selezionare i progetti migliori, assegnando al vincitore 1.500 euro da utilizzarsi nell’attività per cui è stato conferito il premio. Sono previste, inoltre, ulteriori menzioni speciali. Le candidature dovranno pervenire alla Fondazione entro il 30 settembre 2022.

 

Il secondo progetto è denominato “Bando progetti sociali 2022”. L’obiettivo è di valorizzare progettualità innovative provenienti da associazioni, enti del terzo settore, parrocchie, istituti scolastici sempre con attività riconducibili alle tre grandi aree tematiche sopra elencate. Anche in questo caso vi sarà una giuria che premierà i progetti migliori. La scadenza per presentare la propria candidatura in questo caso è fissata al 31 ottobre 2022.

Tutte le informazioni utili riguardanti i due progetti, le istruzioni su come partecipare, i moduli da scaricare e altro ancora sono disponibili nella sezione “Fondazione Valtes”.

 

Definiti nelle linee generali e in fase di calendarizzazione sono altri due progetti. Il primo, denominato “Sulle orme dei padri”, offrirà ai giovani la possibilità di comprendere le motivazioni, le circostanze, l’ambiente che portarono alcuni grandi pensatori a concepire intuizioni in grado di cambiare, in meglio, il mondo in cui viviamo.

Il progetto si svilupperà lungo un piano pluriennale articolato su tre percorsi: 1) europeo, sulle orme di chi ha avuto l’intuizione di un’Europa unita, come ad esempio Alcide Degasperi; 2) cooperativo con figure quali don Guetti e Raiffeisen; 3) costituzionale, con i grandi personaggi, uomini e donne, che contribuirono a scrivere la Costituzione italiana.
Ogni ambito di studi verrà arricchito da viaggi nei luoghi dove queste idee nacquero e presero forma: quasi un elogio delle periferie, delle zone di confine o meglio, dei luoghi ai margini dove spesso quasi paradossalmente queste idee hanno trovato terreno fertile.
Non è un caso infatti che la conferenza stampa di presentazione dei progetti della Fondazione si è tenuta nella sala riunioni della filiale di Grigno della Cassa Rurale, praticamente all’incrocio dei territori delle Province di Trento, Belluno e Vicenza.
L’altro progetto allo studio riguarda una Summer School residenziale che – attraverso una serie di incontri e di seminari – orienti i partecipanti a scoprire il significato di cittadinanza attiva, cooperativa e consapevole.
Entrambi questi progetti saranno realizzati in collaborazione con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, che da subito è considerata un interlocutore privilegiato per le attività della Fondazione.

 

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