“Comunità educante”, un investimento per il futuro

Si è chiusa domenica 10 settembre la prima tappa di questo nuovo percorso progettuale

GRUPPO LAVORO COMUNITA EDUCANTE
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Un progetto innovativo quello promosso da Fondazione Valtes, che ha visto una quindicina di persone trovarsi, fra venerdì 8 e domenica 10 settembre, presso la splendida cornice di Villa Gordon di Roncegno, per ragionare e riflettere assieme al prof. Ignazio Punzi e alla sua collaboratrice Letizia Lombardi sui presupporti di un processo educativo, basati su una metodologia antropologica sviluppata e implementata dallo stesso Punzi e dal suo gruppo di lavoro in diversi anni di vita e di esperienze sul campo.

 

Un fine settimana che è anche servito a riscoprire relazioni e a costruire una progettualità più grande, che vuole essere inclusiva a partire già dai prossimi appuntamenti.

 

Queste le parole del prof. Ignazio Punzi, romano ma con diversi progetti educativi alle spalle condotti anche in Trentino: “Ho vissuto due giorni e mezzo a Roncegno fra persone che ho trovato davvero appassionate nella loro funzione educativa, ma soprattutto persone in ricerca che vogliono trovare un orizzonte condiviso che riesca ad innescare processi educativi con strumenti adeguati. Ma anche persone che sanno tessere relazioni di ospitalità reciproca, a partire dalle proprie competenze ma anche dalla confidenza che ognuno ha del proprio vivere e delle proprie fragilità. Confidando nel fatto che se ci riscopriamo portatori tutti di una visione in cui siamo debitori di vita dalle generazioni precedenti e che a nostra volta possiamo trasmettere vita attraverso relazioni vere e autentiche, allora riusciremo ad accendere cuori all’interno di una comunità, e creare le condizioni perché ognuno, dal più piccolo al più grande, possa fiorire, in qualunque situazione si trovi. Questa la grande sfida dell’educazione e di un’alleanza educativa territoriale: permettere a ciascuno di diventare sempre più sé stesso in profondità, rispondendo ai propri bisogni profondi ma anche agli appelli che provengono dalla comunità”.


Soddisfatto anche Stefano Modena, presidente di Fondazione Valtes, che ha partecipato in prima persona al fine settimana formativo: “un appuntamento importante, che definisce ancora una volta la cifra della nostra Fondazione, quale soggetto di pensiero e di relazione sul territorio. Abbiamo capito da questo fine settimana quanto le relazioni siano importanti in questa fase storica, quanto sia vitale per il futuro del nostro territorio un patto educativo di comunità, per diventare sempre di più comunità educante e generativa. Non sono parole, ma futuro concreto che parla di vita, di persone, di luoghi e di relazioni. La Fondazione Valtes può davvero proporsi come soggetto aggregante di un’alleanza educativa, quanto mai necessaria e urgente in un’epoca così disgregante dove tutto sembra relativo e parziale. Assieme ai partecipanti, abbiamo speso del tempo apparentemente improduttivo, ma in realtà fondamentale e ricco di spunti, per capire come mettere in pratica l’”I care” di don Milani, quell’interessamento personale che ciascuno di noi dovrebbe avere nel processo di crescita delle nuove generazioni. Ha detto papa Francesco: “Ogni cambiamento ha bisogno di un cambiamento educativo che coinvolga tutti. Un proverbio africano dice che per educare un bambino serve un intero villaggio. Ma dobbiamo costruirlo, questo villaggio, come condizione per educare”.

 

Il percorso iniziato con questo primo fine settimana proseguirà ora con una serie di incontri on line, e con un ulteriore incontro programmato in primavera quale conclusione di questa prima fase progettuale.

www.fondazionevaltes.it