“Energia e ambiente” nella serata inaugurale del Festival Trentino 2060 di Borgo Valsugana.
Bernabè: l’umanità troverà le soluzioni, senza per questo regredire.
L’argomento si è confermato di stretta attualità e di particolare interesse, come testimoniato dal numeroso pubblico presente ieri alla serata con Franco Bernabè, manager e presidente di Acciaierie Italia.
Il tema ha caratterizzato l’appuntamento maggiormente atteso della giornata inaugurale – dopo l’anteprima di giovedì - del “Festival Trentino 2060: pensare il presente, immaginare il futuro” ospitato all’auditorium del Polo Scolastico “Alcide Degasperi” di Borgo Valsugana promosso dall’Associazione Culturale Agorà in collaborazione con Cassa Rurale Valsugana e Tesino.
A parlare di questo argomento, nel dialogo intervista con il giornalista Alberto Faustini, è stato Franco Bernabè, nato a Vipiteno 74 anni fa e cresciuto in Trentino, manager pubblico e attualmente presidente di Acciaierie Italia.
“Siamo consapevoli dell'importanza di promuovere un pensiero complesso, critico e articolato sulle questioni più rilevanti del nostro tempo, specialmente in un contesto periferico come quello della Valsugana, – ha spiegato Davide Battisti, direttore scientifico di Trentino 2060 - In questa prospettiva, affrontare le apparenti contraddizioni tra crescita e sostenibilità ambientale diventa un imperativo per qualsiasi riflessione sul futuro degna di tale nome.
Proprio per questo motivo, nell'edizione 2023 di Trentino 2060, dal titolo Futuro in stand-by?, non potevamo che esplorare in modo approfondito anche questa tematica."
“La riflessione su Futuro in stand-by? proposta nell’edizione 2023 del Festival è di particolare valore oggi, perché – ha osservato Arnaldo Dandrea, presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino - ci sentiamo tutti in qualche modo incerti e vulnerabili a causa degli eventi drammatici ed imprevedibili che ci stanno purtroppo accompagnando in successione vorticosa dal 2020, il Covid, la guerra, la crisi energetica, le catastrofi naturali”.
Bernabè: l’umanità sarà in grado di risolvere i suoi problemi
Franco Bernabè è stato il protagonista della serata di apertura, con il teatro del Polo scolastico da tutto esaurito.
Per garantire il progresso e lo sviluppo tecnologico, abbiamo bisogno di una quantità crescente di energia, ma questo sembra in contrasto con la sostenibilità ambientale, necessaria per contrastare il cambiamento climatico. A fronte di questo scenario, alcuni propongono di ridurre i nostri consumi, rinunciando così a una parte del nostro benessere.
Invitato a parlare di questi temi, Franco Bernabè ha proposto una visione “non allineata” del futuro, riponendo fiducia soprattutto nel rigore scientifico e nella “spinta morale” della società che saranno in grado di risolvere i problemi, come è sempre successo nella storia dell’uomo.
“Da quando l’uomo è uscito dalle caverne ed ha imparato l’agricoltura e l’allevamento, ha sempre modificato la natura. Certo, dobbiamo prendere atto che negli ultimi settant’anni i cambiamenti sono stati più veloci rispetto a qualsiasi altra epoca storica. È chiaro che dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere, ma non necessariamente con il modello di “decrescita felice".
L’ingegnosità dell’uomo ha sempre risolto i problemi che ha creato, la mente umana sa trovare le soluzioni.
Io – ha proseguito Bernabé – sono fiducioso anche per la soluzione dei problemi attuali. Sulle vetture elettriche siamo in ritardo, occorre accelerare sulle nuove tecnologie soprattutto nella produzione di batterie, ma occorre soprattutto modificare il nostro concetto di mobilità.
Ma anche un malinteso senso di tutela ambientale ha frenato la crescita delle energie rinnovabili. In Italia, soprattutto al sud, ci sono enormi opportunità per investire in questo campo, ma non lo si fa.
Vedo comunque la tendenza al miglioramento, anche se servirà tempo.
Stanno cambiando anche le aziende, la filosofia ESG sta prendendo il posto all’iperliberismo che aveva comune unico obiettivo creare valore per gli azionisti, a prescindere dai metodi. Riusciremo, con responsabilità e fiducia nella ricerca tecnologica, a risolvere i nostri problemi”.
Il Festival Trentino 2060 è sostenuto inoltre da: Comune di Borgo Valsugana, Fondo Comune delle Casse Rurali Valsugana, Mediocredito Trentino Alto Adige, Fondazione Valtes, Levico Acque, Arte Sella, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Comunità di Valle Valsugana e Tesino, Rifugio Crucolo, Apt Valsugana e Lagorai e il T Quotidiano.