Le misure del 2022 per i pagamenti in contanti

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Lotta all’evasione fiscale e spinta al digitale: questi i due punti fondamentali della norma (decreto fiscale 124/2019) che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022 riguardo il trasferimento del denaro contante e dei titoli al portatore.

 

Dal 01/01/2022 il limite di importo per il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore passa dagli attuali 2.000 euro a 1.000 euro (controvalore in euro o in valuta estera)

A ogni transazione in denaro contante o titoli al portatore di importo pari o superiore a questa soglia, sarà applicata una sanzione che potrà arrivare fino a 50 mila euro.

 

Anche i pagamenti frazionati ognuno inferiore alla soglia di legge, sono vietati e sanzionati.

 

Tutte le operazioni quindi superiori ai 1000 euro tra due soggetti – per qualsivoglia causale, anche donazioni tra parenti - dovranno essere eseguite tramite uno strumento tracciabile. Bonifico bancario, carte di debito o di credito ad esempio.

 

Naturalmente per gli assegni bancari, postali e circolari d’importo pari o superiore a euro 1.000 rimane la prescrizione di dover riportare nome o ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.

 

Dal 1 gennaio 2023 poi, commercianti e professionisti dovranno accettare il pagamento tramite carta di debito o di credito per qualsiasi importo. Chi non lo farà,  si vedrà applicata una sanzione  fissata in 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione.