Giornata mondiale delle api 20 maggio 2022

Dalla Associazione Apicoltori Valsugana Lagorai riceviamo in occasione della Giornata mondiale delle api e volentieri  pubblichiamo questo articolo che ci fa capire quanto sia importante un ambiente sano e sostenibile per tutti noi.

20 maggio 2022
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La Giornata mondiale delle api si celebra il 20 maggio di ogni anno, per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo alla sostenibilità. È stata scelta tale data in quanto è la data di nascita dell'apicoltore sloveno Anton Janša, pioniere dell'apicoltura.

Chi è dalla parte delle api?

In occasione della giornata mondiale delle api sorge spontanea qualche riflessione su questo tema. A parole, tutti, indistintamente, siamo rigorosamente dalla parte delle api ma a fronte di tutte queste dichiarazioni di sensibilità verso la problematica della sopravvivenza delle api la situazione però non migliora, anzi tutt’altro. Chi alleva le api lo sa bene perché vi sono quattro problematiche in lento e continuo peggioramento:

  1. Le api selvatiche non esistono più, e anche allevarle da parte dell’apicoltore risulta ogni anno sempre più difficile.
  2. Nelle zone rurali la contaminazione del polline da fitofarmaci usati in agricoltura ha raggiunto livelli preoccupanti: troviamo decine di principi attivi tra insetticidi e fungicidi usati in agricoltura. Essi provocano un lento ed inesorabile avvelenamento delle colonie di api. Anche i luoghi che crediamo incontaminati perché decisamente distanti dalle coltivazioni intensive, alla prova dei fatti delle analisi, si dimostrano invece interessati dal fenomeno di inquinamento ambientale a causa delle problematiche di deriva dovute ai venti.
  3. La varroasi, malattia arrivata in Italia nel 1980 dall’Est Europa è ormai endemica: non esistono più colonie di api sane. Essa sta rendendo sempre più difficile l’allevamento.
  4. Le attività umane di urbanizzazione, l’agricoltura intensiva, il diserbo selettivo e lo spargimento di liquami nei prati hanno diminuito di molto la biodiversità generando un ambiente più ostile alle api.

Cosa fare concretamente per le api?

Per fortuna qualcuno è veramente “Dalla parte delle api” ci sono tanti cittadini sensibili alla problematica, associazioni di apicoltori e istituzioni che lo stanno dimostrando con i fatti. L’associazione Apicoltori Valsugana Lagorai ha attivato le seguenti azioni in collaborazione con altri enti ed istituzioni:

  • Progetto “Impollinazione” sostenuto dai comuni di Pergine, Civezzano, Castel Ivano, Levico e Roncegno con contributi in materiale per gli apicoltori stanziali che garantiscono l’impollinazione su quel comune.
  • Progetto “Comune amico delle api” (a livello nazionale) che prevede un impegno concreto dei comuni su questo tema. Ad esso aderiscono: Pergine, Roncegno, Altop.Vigolana, Borgo, Civezzano, Levico, Castel Ivano
  • Progetto “Api sentinelle dell’ambiente” con raccolta di pollini in tutta la Valsugana e loro analisi al fine di verificare il livello di contaminazione del polline nei diversi comuni. I cittadini hanno il diritto di conoscere la qualità dell’ambiente in cui vivono.
  • Progetto “Api&Impollinatori” di didattica nelle scuole finanziato dalla Rete Riserve Fiume Brenta (33 incontri nelle scuole)
  • Progetto “API FOOD” – divulgazione in merito alle piante nettarifere/pollinifere finanziato dalla Rete Riserve Brenta. Questo progetto ha lo scopo di favorire la semina di piante utili per le api da parte di privati ed enti pubblici responsabili del verde urbano.
  • Progetto cera pulita con raccolta di cera di opercolo, analisi e lavorazione comunitaria per produrre fogli cerei “puliti”

In 13 anni di attività APIVAL ha anche lavorato molto a favore degli apicoltori, i soggetti che hanno oggi la responsabilità di far sopravvivere l’ape, con una lunga serie di iniziative:

  • Corsi base di apicoltura con lezioni teoriche, pratiche in apiario e tutoraggio dei neo apicoltori.
  • Seminari di formazione di approfondimento.
  • Assistenza tecnica agli apicoltori da parte di esperti apistici qualificati (centinaia di ore negli ultimi anni)
  • Riunioni mensili per gli apicoltori con formazione di tipo “pratico”
  • Servizio di gestione della Banca Dati Nazionale dell’Apicoltura a favore dei singoli apicoltori con migliaia di operazioni effettuate solo negli ultimi anni.
  • Gestione della sala smielatura dell’associazione a favore dei soci e prestito di materiale e macchinari.
  • Gestione del sito web e delle comunicazioni verso i soci
  • Serate divulgative a favore della popolazione.

Ringraziamo chi negli anni ha reso possibile e finanziato tutto questo: CE, PAT, Casse Rurali, comuni e vari enti territoriali, donazioni dai soci